I Traumi.

Dal dizionario della lingua italiana per trauma si intende una “lesione prodotta nell’organismo da qualsiasi agente capace di un’azione improvvisa e rapidissima, che può produrre fenomeni locali o modificazioni generali dell’organismo”.
Chiaramente questa definizione comprende qualsiasi tipo di lesione: la contusione, la ferita lacera e la più grave ferita lacero-contusa. Tutti eventi che a seconda dell’intensità possono anche porre in pericolo di vita il paziente.

Se l’allopatia pone come principio la soppressione dei sintomi, in omeopatia, ricercando la modalità di risposta personalizzata e individuale all’evento traumatico, si avrà un effetto potente, che stimola la riparazione della parte danneggiata riducendone dolore, ematoma e agendo nel prevenire gli effetti secondari dell’evento traumatico. L’Omeopatia assiste coadiuva, ma non sopprime.

Vediamo alcuni dei principali rimedi omeopatici da utilizzare in caso di trauma.

Arnica Montana: il rimedio principe di tutta le lesioni da trauma. L’Arnica infatti è quello’arbusto che calpestato ritorna sempre in posizione verticale. Utile per tutti i dolori post traumatici, e nelle distorsioni e contusioni.
Utilizzato in monodose alla 200ch è un efficace rimedio che prepara a un intervento chirurgico per ridurre il dolore post operatorio.

Aconitum Napellis: quando si avrà una insopportabile nevralgia del nervo trigemino o un dolore dentario. Il paziente è irrequieto o addirittura angosciato. Peggiora col caldo e migliora con bevande fresche o applicazioni fresche.

Apis Mellifica: si impiega in tutte le condizioni di gonfiore, rossore e dolore. Il paziente avverte dolore bruciante o più spesso pungente, è agitato. Di solito è più colpito il lato destro. Migliora col freddo.

Hypericum Perforatum: si impiega quando il trauma colpisce una zona riccamente innervata come il viso, le mani e i piedi, l’osso sacro, il paziente nervoso, inquieto migliora sdraiato sull’,addome.

Lachesis Muta: condizioni di sanguinamento agli arti inferiori o alterazioni della circolazione venosa con varici, accompagnati da lori battiti. Tipicamente colpito il lato sinistro. Il paziente è iperattivo. Migliora bagnando la parte o all’aria fresca.
 
Ledum Palustre: il rimedio delle ferite da punta, da cui non esce sangue o, se esce, è in quantità minima rispetto al dolore provocato. Il paziente vuole restare da solo. Si aggrava col calore e col movimento; migliora col freddo e mangiando.

Natrum Carbonicum: rimedio utilizzato per quelle condizioni in cui il trauma provoca un edema o versamento che non riesce a riassorbirsi. Le articolazioni colpite sono fragili e suggete a ulteriori traumi. Il paziente è ansioso. Il calore li peggiora, migliora con lo sfregamento locale.
 
Natrum Sulfuricum: nei traumi al capo o cerebrali quando si ha edema. Si aggrava con l’umidità e la pressione; migliora stando in piedi.
 
Phosphorus: rimedio anti emorragico sopratutto per le epistassi (perdita di sangue dal naso) o per i sanguinanti post manovre dentarie. Tipicamente ricerca freddo e bevande fredde per avere sollievo. 
 
Ruta Graveolens: le lesioni ai legamenti e sopratutto quelli di mani e polsi trova un valido aiuto in questo rimedio. Il paziente ha una sensazione di perenne intorpidimento o di ammaccature. Migliora col movimento stando fermo sdraiato.
 
Symphytum: rimedio principe per la riparazione delle fratture il callo osseo si forma in minor tempo rispetto ad altri paziento e non esitano residui post traumatici.
 
Staphysagria: rimedio per le ferite da taglio, aiuta la rapida cicatrizzazione.

Tutti i rimedi elencati sono da utilizzare alla 9ch con ripetizioni di 10 minuti.

Ovviamente la consulenza col Medico Omeopata indirizzata al migliore rimedio, tenendo presente che questo è solo un piccolo prontuario.

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