Il rimedio omeopatico.

L’Omeopatia si differenzia dalla allopatia perché non va sopprimere ogni sintomo con un medicinale “anti”, ma considerando l’unicità della persona, analizza tutti i sintomi e le emozione al fine di poter dare una medicina unica che guarisca il paziente nella sua completa interezza.

I Rimedi Omeopatici hanno intrinseche caratteristiche, la più importante: quella di generare malattie artificiali. Il rimedio scelto per un determinato paziente creerà, quindi, una malattia artificiale simile alla malattia naturale propria del paziente (principio della similitudine). A seguire, affinché il rimedio agisca, la malattia artificiale prodotta dovrà essere più intensa della malattia naturale.
Da cui il Rimedio Omeopatico prescritto curerà poiché indurrà una malattia artificiale
nell’organismo malato (reazione primaria); l’organismo produrrà una reazione da parte della
forza vitale contro la malattia artificiale eliminandola (azione secondaria con farmaci a dosi
infinitesimali), portando via con essa la malattia naturale.

Il rimedio omeopatico opportunamente scelto e assunto con costanza, nel tempo porta alla profonda osservazione del sé. Da cui ognuno di noi, come di fronte ad uno specchio, vede finalmente il vero se stesso. Questo porta al riequilibro, alla ristrutturazione e alla guarigione.

Il Rimedio Omeopatico, quindi, accende una “miccia” che porta alla consapevolezza di se, è come uno
specchio in cui riflettersi. Da quel momento in poi la guarigione è soltanto opera nostra e di nessun altro. Tutto questo è dovuto all’azione propria del Rimedio che inducendo la malattia artificiale stimola e corrobora la Forza Vitale dell’individuo, portando a tutte le varie forme di guarigione.

Concludiamo ribadendo che non esistono cure per malattie, né il rimedio per tutti i casi delle stesse malattie, poiché la cura omeopatica non riguarda la malattia, ma la cura per il paziente e proprio per questo motivo non esistono due casi della stessa malattia completamente identici.

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