Con il termine trauma (dal greco τραῦμα, “ferita”) si indica qualsiasi una lesione prodotta nell’organismo da un qualsiasi agente capace di azione improvvisa, rapida e violenta. Da questa definizione anche gli interventi chirurgici sono dei traumi. In questo ambito l’omeopatia offre tutta una serie di rimedi che con azione rapida possono permettere di superare e affrontare queste problematiche. Vediamone alcuni.
Arnica Montana: il rimedio dei traumatismi. E’ indicata per tutte le ferite da trauma o lacero-contuse con da dolore locale acuto, violento, la caratteristica del paziente è l’assoluta impossibilità a essere toccato.; Arnica si può utilizzare in qualunque tipo di intervento in quanto riduce il dolore e gonfiore, previene il formarsi di ematomi edemi. Favorisce una rapida guarigione e una veloce ripresa della funzionalità.
Bellis Perennis : grande rimedio per tutti quei traumi o interventi che riguardano i tessuti profondi, organi addominali, pelvici e mammelle. Da considerare quando si presentano grandi ecchimosi (lividi) o congestione vascolare.
Calendula Officinalis : rimedio indispensabile nelle ferite aperte, lacerate anche con perdita dei tessuti. Previene le infezioni e favorisce la cicatrizzazione.
Carbo Vegetabilis: utilissimo sia per prevenire e curare un eventuale e shock chirurgico.
Causticum: è il rimedio che previene le complicanze di interventi ginecologici sopratutto le isterectomie.
Hypericum Perforatum: rimedio principe per nevriti con dolori brucianti, pungenti associato ad una insensibilità locale. Da questo il rimedio è da utilizzare anche in caso di ferite che provocano dolore acuto e irradiante lungo il decorso dei nervi.
Ledum Palustre : questo rimedio trova un grande utilizzo nelle ferite penetranti da oggetti appuntiti, aghi, morsi e graffi di animali. Il dolore è intenso, locale, migliora col freddo; la parte colpita non ha praticamente sanguinamento ed è fredda, edematosa, bluastra.
Phosphorus: lo si utilizza in tutte quelle ferite che tendono ad avere un sanguinamento copioso che non tende ad arrestarsi, da cui si consiglia al paziente che ha tendenza all’emorragia che dovrà sottoporsi a un qualsiasi intervento chirurgico.
Ricinus Communis: in tutti i traumatismi (interventi chirurgici compresi) che interessano stomaco ed intestino per prevenire nausea, gas e impedire il blocco intestinale.
Staphisagria : da utilizzarsi in tutte quelle ferite da taglio, bordi netti con dolore solo locale, ma molto intenso. Il paziente oltre che il dolore fisico presenterà una forte sofferenza morale, emozionale per la ferita subita (sintomo a volte più intenso dello stesso dolore). Rimedio utile anche per favorire una buona cicatrizzazione impedendo la cicatrice ipertrofica.
Utile segnalare Gelsemium in tutti quei pazienti che prima di un intervento chirurgico manifestino paura intensa quasi paralizzante.
La potenza dovrà essere bassa intorno alla 9ch con ripetizioni successive sino al miglioramento.
Si ricorda che questo prontuario non sostituisce la visita di un Medico Omeopata e non è da intendersi come suggerimento per una terapia ”fai da te”.